Che cosa intendiamo dire quando definiamo un’acqua dura? E come capire se la nostra acqua domestica è dolce oppure no?
La durezza dell'acqua è il parametro utilizzato per indicare il contenuto di sali -soprattutto alcalini- come calcio e magnesio (i responsabili della formazione del "calcare").
La durezza dell’acqua è una misura molto più specifica rispetto al residuo fisso e alla conducibilità elettrica perché ci permette di risalire fino al contenuto di due minerali in particolare, il calcio e il magnesio.
La durezza dell’acqua può influenzare o essere influenzata dal suo pH: più il suo valore è al di sotto della neutralità più l’acqua è acida, dolce, poco mineralizzata e priva di calcare. Al contrario, più è al di sopra della neutralità, più l’acqua tende ad essere alcalina, dura, mineralizzata e ricca di calcare.
La durezza può essere totale, permanente e temporanea.
Durezza totale dell'acqua: il totale dei sali di calcio e magnesio sciolti nell’acqua;
Durezza permanente dell'acqua: misura la quantità di sali di calcio e magnesio che rimangono in soluzione dopo l'ebollizione;
Durezza temporanea dell'acqua: è la differenza tra la durezza totale e quella permanente.
Le acque si dividono in sei categorie, secondo il numero dei sali totali presenti:
Acque molto dolci (0-4 in gradi francesi)
Acque dolci (4-8 in gradi francesi)
Acque a durezza media (8-12 in gradi francesi)
Acque a durezza discreta (12-18 in gradi francesi)
Acque dure (18-30 in gradi francesi)
Acque molto dure (maggiore di 30 in gradi francesi)
Un’acqua eccessivamente dura è sconsigliata perché se bevuta per molto tempo potrebbe non essere salutare. I sali di calcio inorganici, infatti, che transitano in varie zone del corpo (in particolare nei tessuti connettivi, nelle arterie e nelle vene, nei vasi e nei reni) possono causare il pericolo di formazione di depositi.
L’acqua dura non fa male solo al nostro corpo, ma anche al nostro impianto idraulico e ai nostri elettrodomestici: le formazioni di calcare possono danneggiare in maniera irreversibile lavatrici, lavastoviglie, ferri da stiro, tubazioni, caldaie, etc.
Il grado di durezza dell’acqua da bere, però, si può facilmente correggere: se troppo dura, infatti, l'acqua potabile può essere depurata utilizzando dei sistemi ad osmosi capaci di garantirci un’acqua pura e sana e con il grado salino a piacimento. Per gli impianti invece i depositi calcarei possono essere evitati grazie all'uso di addolcitori o anticalcare ecologici da installare all'ingresso dell'acqua di casa.
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